Il venerdí “santo”

di | Settembre 21, 2023

Durante tutta l’infanzia e parte dell’adolescenza, il periodo della quaresima é stato vissuto personalmente sempre con un’intensitá differente dalle altre epoche dell’anno: tutti i venerdí non si mangiava carne, preferendo pasti leggeri e in quantitá limitata, le ore trascorrevano in silenzio e in rispetto a ció che doveva accadere nell’ultimo quinto giorno della settimana, quello santo per tutti.

Nel venerdí prima della Resurrezione non si poteva fare uso neanche della televisione e della radio (unici mezzi di comunicazione dell’epoca), generando una connessione totale con lo spirito che accompagna da secoli questo momento dell’anno liturgico. In questa notte fuori dall’ordinario, si spengnevano tutte le luci e solo un flebile riflesso di una torcia o di una candela illuminava lo spazio circostante, permettendoti di identificare le persone che erano attorno attraverso il riverbero generato dagli occhi.

Da piú di dieci anni, la fondazione “Casa de los Niños” ha sempre avuto una relazione speciale con i bambini, gli adolescenti e gli adulti che vivono in strada, realtá che ha rappresentato dagli albori dell’esperienza associativa un orizzonte da tenere sempre presente e da cui trarre ispirazione per le differenti sfide quotidiane affrontate a favore dei piú bisognosi. Non é un caso che, ancora oggi, tutti i venerdí si continua a ripetere un rituale che vede protagonisti alcuni ragazzi della comunitá “Arco Iris” e dei quartieri vicini al villaggio…

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